Era davvero un periodo difficile quando i nostri antenati ancora camminavano curvi dietro all’aratro di legno. Ma il progresso non poteva essere fermato nemmeno allora. Buoni strumenti e piante produttive rendevano il lavoro più facile e la vita piacevole. In Stone Age, i giocatori cercano di rivivere questo periodo. Tagliano legna, rompono la pietra e setacciano l’oro dal fiume. Scambiano tutto questo con entusiasmo, espandono il loro villaggio e raggiungono così nuovi livelli di civiltà. Questo è emozionante e avvincente. La fortuna è tanto importante quanto una buona pianificazione. E una porzione sufficiente di cibo per il proprio popolo dopo ogni round. Mordi il freno come facevano i tuoi antenati. Solo allora la corona della vittoria sventolerà per te.

In Stone Age, i giocatori sono a capo di una tribù di uomini primitivi che deve lottare per sopravvivere, costruire capanne, acquisire attrezzi per raccogliere le materie prime in maniera più efficiente, cercare di riprodursi, far crescere il proprio livello di produzione agricola ed infine acquisire sempre maggiori conoscenze. All’inizio della partita ogni giocatore riceve cinque pedine “lavoratore”e una plancia di gioco. I giocatori possono scegliere dove piazzare i loro lavoratori sul tabellone e, a seconda dell’area in cui vengono piazzati i lavoratori, avranno diritto a dei bonus di diverso tipo. Per ottenere risorse bisogna lanciare dei dadi in numero proporzionale al numero di lavorato rimessi in quell’area e dividere il risultato ottenuto per il costo della risorsa. Le risorse vengono utilizzate per pagare le carte civilizzazione e le tessere capanna, che danno diritto a dei bonus e ai punti vittoria. Alla fine del gioco risulterà vincitrice la tribù che si sarà contraddistinta per aver sviluppato meglio la propria cultura ed ottenuto il numero maggiore di punti vittoria.